La sfida di Casa de la Rumba è stata proprio quella di nascere durante il Covid, in un periodo in cui organizzare eventi era complesso e pieno di restrizioni. Portare avanti un party privato significava muoversi tra limiti logistici e sociali, mantenendo comunque qualità e coerenza. L’obiettivo era dare vita a un format che riuscisse a resistere nonostante le difficoltà, trasformando un contesto di chiusura in un’occasione di aggregazione sicura e identitaria.

La combinazione di tech house e influenze latine, unita a un’identità forte e riconoscibile, lo ha reso un punto di riferimento per la scena locale. Il suo approccio ha ispirato l’apertura di nuove realtà, dimostrando che anche da un contesto difficile come la pandemia potevano nascere esperienze innovative. È stato un modello capace di unire creatività, comunità e spirito pionieristico.

Il processo è stato caratterizzato da creatività spontanea e dalla capacità di lasciarsi ispirare dalle intuizioni di un gruppo giovane. Ogni idea veniva trasformata in contenuti e format replicabili, mantenendo sempre coerenza con l’identità musicale e visiva. La forza del team è stata quella di sperimentare senza paura, traducendo la freschezza in strumenti concreti di comunicazione. Questo approccio ha permesso a Casa de la Rumba di crescere rapidamente e diventare un riferimento per la nuova scena.